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“Small is beautiful”, il Salento fuori rotta dei piccoli comuni: Alliste e Felline

Iniziamo oggi una piccola panoramica delle destinazioni salentine un po’ al di fuori delle principali rotte del turismo mainstream, ma non meno ricche di bellezza e tradizione rispetto alle “sorelle maggiori” protagoniste delle notti joniche e adriatiche, e spesso veri e propri punti tattici su cui fare “campo base” per una vacanza a 360° (perché il Salento, non ci stancheremo mai di dirlo, è un territorio da scoprire muovendosi).

Cominciamo il nostro viaggio con il comune di Alliste, le sue marine e la sua frazione, Felline. Alliste – forse derivazione del greco Calliste, bellissima – è un paese di poco meno di settemila abitanti tra Racale e Ugento, già antropizzato in età preistorica e che dal 1378 prende il nome di Terra, per indicare la presenza di mura di difesa. Centro spirituale del borgo è senza dubbio la Chiesa dedicata al Santo Protettore, San Quintino, eretta nel 1455, che in occasione della festa patronale diventa anche il fulcro di una sentita e partecipatissima fiera. Altri punti di interesse religioso sono la Chiesa di San Giuseppe, di origini precedenti al 1452, e quella settecentesca della Beata Vergine Immacolata. I resti dell’antica fortificazione medievale di Terra Allisti sono visibili in via Roma, mentre la Casa a Torre attende il turista dietro la chiesa di San Quintino.

Piacevolmente diverso rispetto alle marine di sabbia fine che hanno reso celebre il Tacco d’Italia (raggiungibili comunque in pochi minuti di auto), ma proprio per questo ancor più degno di nota, il litorale roccioso che caratterizza le marine di Alliste: Capilungo, Cisternelle e Posto Rosso. A Capilungo, in particolare, è possibile apprezzare la presenza di molte case che hanno conservato le antiche strutture rurali, detti appunto caseddhi. Una lunga pista pedonale, immersa nella macchia mediterrane, delizia abitanti e turisti durante il periodo estivo.

Altrettanto millenaria la storia di Felline, la frazione di Alliste, nel cui territorio sorgono ben due menhir: il menhir Ninfeo, a 5 km dall’abitato, e il menhir Terenzano, inglobato in uno dei tipici “muretti a secco” che costellano il Tacco d’Italia.

A Felline è altresì possibile visitare la Chiesa di San Leucio, del XVI secolo, al cui interno è possibile ammirare un raro esempio di arte napoletana settecentesca nell’altare in marmo policromo di Carrara; Palazzo Trianni e ciò che resta della Chiesa di Santa Sofia, con affreschi risalenti al XVI secolo.

Un’altra particolarità offerta da questa piccola frazione è un Frantoio Ipogeo, accessibile e visitabile all’interno di un’area completamente riqualificata.

DOVE ALLOGGIARE:

Villa Athena

Villa Atomare

Dimora Altomare 1

Dimora Altomare 2