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The Telegraph inserisce Porto Selvaggio tra i 21 luoghi italiani da non perdere

Secondo il prestigioso quotidiano britannico The Telegraph Porto Selvaggio è uno dei 21 luoghi italiani “che non pensereste di vistare (e che invece dovreste)”, un elenco di destinazioni fuori dalle rotte del turismo di massa e dai circuiti più commerciali meritevoli invece di essere conosciute in tutta la loro bellezza.

“La penisola salentina, nel sud della Puglia, è la Cornovaglia o la Galizia d’Italia: un luogo dalle tradizioni culturali antiche e insulari, non del tutto annacquate in attrazioni turistiche”, scrive Lee Marshall . “In alcuni villaggi del Salento si parla ancora griko, un dialetto greco che può essere l’unico resto vivente della Magna Grecia, nella fascia del sud Italia colonizzata dalla Grecia antica quando i romani vivevano ancora in baracche. Anche se il Salento non è più quel territorio sconosciuto di 30 anni fa, in questa terra, con la sua piatta pianura interna coperta di antichi ulivi nodosi, c’è una baia segreta con il nome evocativo di Porto Selvaggio. A poche miglia ad ovest della piacevole città mercato di Nardò, questa enclave costiera incontaminata gode lo status di area protetta dal 1980.

Non è la prima volta, d’altronde, che la stampa inglese esprime parole di sincero apprezzamento per questa parte ancora incontaminata del Salento: il London Evenging Standard lo aveva già inserito nella lista delle “Spiagge Selvagge” spiegando come “Ha qualcosa per ognuno: che tu voglia rilassarti sulla spiaggia sassosa o esplorare una delle meravigliose foreste, questa località deliziosamente incontaminata sicuramente manterrà il sorriso sul tuo volto”.

Proprio in questo periodo sono in corso alcuni interventi che dovranno servire a potenziare i servizi e migliorare la sicurezza di Porto Selvaggio, per tutelare al meglio i turisti e visitatori, senza ovviamente snaturare lo spirito naturale della zona: tra gli interventi realizzati figurano, infatti, alcune panche e una staccionata in legno lunga 5 km per delimitare percorsi e aree sosta destinate al relax e al parcheggio di bici. Lungo la pineta saranno installate inoltre bacheche con informazioni sulla flora e la fauna locali, nonché alcuni cenni storici e archeologici sui ritrovamenti delle antiche tracce di civiltà nell’area.

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