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San Sebastiano reloaded: il patrono di Racale diventa pixel art negli uffici di Salentourist

38400 chiodini perfettamente assemblati per ricomporre una rivisitazione grafica del San Sebastiano di Pietro Perugino, databile attorno al 1493 e conservato nel Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo: il progetto, di Carlo ed Enrico Piscopello, è un omaggio al Santo protettore di Racale, la città che ospita gli uffici di Salentourist Case Vacanza, ed è stato affisso sulla parete dell’agenzia proprio in concomitanza dei festeggiamenti del patrono (che ricadono il 20 di gennaio). Per realizzare il pannello l’indispensabile materia prima non poteva essere che quella dell’azienda amica Quercetti, orgoglioso e storico produttore di giochi educativi rigorosamente made in Italy.

Il principio è quello della “miscela ottica”, lo stesso alla base della pittura puntinista di fine ottocento: la riproduzione dell’immagine passa attraverso la sua scomposizione in tanti piccolissimi punti che vengono poi ricomposti e miscelati dall’occhio umano.
La grafica moderna conserva nel volto del militare romano l’equilibrata bellezza ideale ed esalta l’espressione proiettata languidamente verso il cielo. Ben visibile anche l’unica freccia presente nel dipinto, conficcata nel collo, che nell’originale riporta la firma dell’artista in lettere dorate.

La devozione dei salentini a San Sebastiano – chiamato affettuosamente in dialetto dai racalini Santu Cciau – non si ferma a Racale: il martire è infatti anche protettore di Gallipoli e a lui è intitolata anche una chiesa del XVI secolo che sorge nel centro di Lecce. Secondo la tradizione, le invocazioni al Santo posero fine in diverse occasioni a terribili pestilenze, salvando la popolazione che alla sua intercessione si era rivolta.

 

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