grotta caronte

Scoperta, “perduta” per 30 anni e ritrovata: la straordinaria storia della Grotta Caronte

Sembra l’antefatto di un libro di Jules Verne (o di un film di Indiana Jones), ma è invece una bellissima e verissima storia di passione e impegno scientifico, realizzata in Salento grazie al Gruppo Speleologico di Tricase: parliamo del ritrovamento della Grotta Caronte (Grotta Salvatore Di Mattina), scoperta a Gallipoli alla fine degli anni 50, “scomparsa” fra gli anni 70 e 80 e ritrovata oggi grazie all’impegno del Gruppo salentino.

Ma andiamo con ordine: nel 1959, nella “città bella”, viene documentata la scoperta di una grande cavità carsica composta da due ambienti principali, con orientamento nordest-sudovest. Tra il 1970 e 1980 i legittimi proprietari del terreno decisero, per motivi di sicurezza, inizialmente di bloccare l’ingresso con un cancello, e quindi di chiudere per sempre l’imboccatura con massi e terra, facendo perdere per trent’anni le tracce della cavità ipogea. Fino a quando, nel 2017, entra in scena in GST, che ha documentato la scoperta sul suo sito, che vi invitiamo a visitare anche per conoscere le molteplici e interessanti attività del Gruppo.

“La riscoperta della Grotta Caronte – chiosano gli speleologi – è una bella notizia per la speleologia pugliese, per lo studio idrogeologico del salento e per chi ama il nostro territorio e lo vuole riscoprire nelle sue parti più nascoste. Il GST la ha ritrovata dopo 30 anni ed è felice di potervela far conoscere.”

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