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“Marmitte dei giganti” sulle spiagge del Salento

Le “marmitte dei giganti” – dette anche marmitte del diavolo – sono profonde depressioni a forma di pozzo scavate nelle rocce dall’erosione, di solito localizzate nelle località che erano ricoperte da ghiacciai: le acque di scioglimento, riunite in correnti, davano origine a vortici capaci di raggiungere anche i 200 km/h di velocità, esercitando nel contempo forti pressioni e scavando così il cratere. Ebbene in Salento esiste una “marmitta dei giganti” – anche se in questo caso il termine, dal punto di vista geologico, è probabilmente improprio – del tutto particolare.

Sulla costa rocciosa tra Otranto e Porto Badisco, sotto Torre S.Emiliano, fra le molte rocce spigolose e irregolari, in una pozza di origini del tutto naturali giace una pietra dalla perfetta forma sferica: rimasta “catturata” nella cavità e continuamente lavorata dal rollio delle onde, la pietra ha assunto la sua forma peculiare (cercando se ne trovano diverse), un caso di studio per le scienze naturali che ha anche attirato studiosi dal Giappone.

Come racconta il sempre interessante e mai banale sito Salento a Colory, questo fenomeno quasi suggerisce una favola dai tratti mitologici: “In tempi remoti, su questa costa dal fascino arcano e magnetico, una qualche dea primordiale lasciò un uovo, frutto di un amore millenario, covato dalla furia inestinguibile degli elementi: l’acqua, il vento e la terra. Anzi, la roccia.”

Leggenda a parte, come accade in molti parti del Salento, anche in questo caso a Madre Natura è scappata la mano e ha prodotto un’altra meraviglia.

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