“Fatti furbo!” è il nome della campagna lanciata dalla Federalberghi, un vero e proprio guanto di sfida alle OTA (acronimo di Online Travel Agency, tipo Booking o Expedia per capirci). Come spiega l’associazione di categoria, infatti, “Non tutti sanno che quando un portale promette il miglior prezzo, in realtà sta dicendo che ha vietato all’albergo di pubblicare condizioni più favorevoli sul proprio sito internet. Se contatti direttamente l’albergo (per telefono o via mail), puoi ottenere condizioni più favorevoli di quelle disponibili sui grandi portali.”
Assieme alla campagna informativa a vantaggio dei consumatori, la Federalberghi ha sferrato anche un attacco giuridico, facendo ricorso al Tar del Lazio per richiedere l’abolizione delle clausole sulla parity rate, come già accaduto in Francia.
“Disintermediare”, oggi, è diventata una nuova tendenza sia per le strutture ricettive, interessate a recuperare parte della propria indipendenza dalle OTA, sia per i consumatori, che possono vedersi offrire condizioni migliori – dal punto di vista del prezzo o sottoforma di benefit aggiuntivi – rispetto ai grandi portali web. Anche il caro vecchio telefono può quindi rivelarsi un mezzo efficace per viaggiatori sempre più attenti e attivi, specie in una congiuntura come quella attuale dove anche l’euro (giustamente) conta.
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