Con oltre 50 milioni di viaggiatori internazionali che arrivano sulle coste d’Italia ogni anno, città famose come Venezia, Firenze e Roma cominciano ad essere un incubo maistream per i turisti stranieri: destinazioni splendide, certo, ma inflazionate e spesso caotiche – in particolare durante i mesi estivi. Non sorprende dunque che sulle pagine online del notissimo quotidiano americano Huffington Post Nadia Griezans, imprenditrice inglese e scrittrice freelance, consigli come destinazioni “alternative” la Puglia e il Salento, “fuori dalle luci della ribalta” (se si è anglosassoni) eppure incantevoli, dove la gloriosa campagna e le calde acque azzurre del mare Adriatico e dello Ionio fanno da sfondo ad eleganti città ricche di storia; “una delle poche aree d’Italia che trasudano un fascino autentico” e “distintivo per il sud Italia”, insomma un must per la lista vacanze degli anglofoni.
Per giustificare la scelta, la blogger cita sette motivazioni, prima fra tutte le spiagge: “Il Salento”, scrive Griezans, “ha alcune delle migliori spiagge dell’Italia continentale” e in particolare Gallipoli, con i suoi arenili popolati da locali alla moda “che si affacciano su un mare che evoca i Caraibi”. Ma “se siete alla ricerca di qualcosa di ancora più speciale, la spiaggia delle Cesine, immersa nella sua bella oasi, è davvero singolare”. Non potevano certo mancare i Trulli (al secondo posto), ma il patrimonio naturale (menzione numero 3), cita esplicitamente Torre Guaceto, nell’alto Salento, “una riserva naturale del WWF dove si possono ammirare fenicotteri crogiolarsi al sole nel loro habitat naturale. Davvero un must see!”.
Dobbiamo ancora trovare uno straniero che resti impassibile nei confronti delle specialità gastronomiche salentine… ovviamente anche la corrispondente dell’HP non fa eccezione e al punto 4 (cucina) si esalta per il “purpu alla pignata” e gli “gnommareddhi” (dai, non se l’è cavata male), che assieme ad alcune delle “migliori produzioni di olio d’oliva al mondo” rendono questa parte d’Italia “un vero e proprio santuario foodie”.
La quinta motivazione per visitare la Puglia e il Salento è l’architettura, con Lecce che fa la parte del leone grazie alle sue “gemme nascoste” come il Teatro Romano, mentre alla posizione numero sei torniamo in zona libidine con il vino e – ça va sans dire – il Primitivo (comunque consiglieremo alla scrittrice anche un bel calice di Negramaro..).
Last but not least, l’alloggio (ragione n.7), e per vivere la Puglia il consiglio non può essere che un soggiorno in Masseria. Se ne state cercando di stupende (qui l’articolo è finito, e il consiglio è orgogliosamente tutto nostro) provate a dare un’occhiata qui e qui.